FARINE SPECIALI: legumi, frutti e pseudocereali

30 Novembre 2021by Laura

Oltre alle FARINE SPECIALI ottenute dai cereali, di cui ho parlato nel precedente articolo, vediamo oggi quelle ottenute dai legumi, frutti e pseudocereali: si tratta di farine utilizzate in molti casi fin dall’antichità e che in alcuni casi sono ancora oggi fonte di sostentamento per alcune popolazioni.

Sono tutte farine molto ricche dal punto di vista nutrizionale e spesso più caloriche delle farine derivate dai cereali, ma con caratteristiche interessanti…

Cominciamo con quelle che derivano dai legumi

Tra le varie farine speciali, alternative a quelle di frumento, i legumi ci offrono una valida scelta, per creare dei piatti sempre diversi e variare la nostra alimentazione. Non contengono glutine, presentano un maggior contenuto proteico rispetto alle farine di cereali e fibre in maggiore quantità.

  • Farina di Ceci

La farina di ceci che si ricava dalla macinazione dei ceci essiccati è priva di glutine, ricca di fibre e di vitamine (A, B, C, E), sali minerali (magnesio, calcio, potassio e fosforo),  è molto nutriente ed energetica.

Oltre alla tipica cecina, la farina di ceci può essere utilizzata anche mescolata alla farina di grano duro e uova per preparare la pasta fresca, gnocchi o anche la pastella per impanare le verdure o per preparare i felafel gustose polpette di ceci tipiche dei paesi mediorientali. Oggi viene utilizzata anche per fare la pasta senza glutine.

  • Farina di lenticchie

E’ una farina emergente… Utilizzata sia miscelata con altre farine di cereali ma anche da sola nella preparazione di pasta adatta anche ai celiaci. La farina di lenticchie contiene carboidrati ma presenta un indice glicemico più basso rispetto alle comuni farine di cereali, ha un elevato contenuto proteico e di fibre, vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2 e B3. Oltre al ferro presenta sali minerali quali zinco, fosforo, calcio e potassio.

  • Farina di Soia

La farina viene ricavata dalla soia, una pianta della famiglia delle Leguminose, coltivata per la prima volta in Cina cinquemila anni fa e da allora utilizzata in vari modi in tutto l’estremo Oriente. Nella nostra alimentazione è stata introdotta solo recentemente.

Dalla macinazione dei semi di soia secchi si ottiene una polvere sottile molto proteica e versatile, nonché totalmente senza glutine, molto apprezzata soprattutto da chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano.

Sono diverse le varietà di farina in commercio derivanti da diversi tipi di soia: le  più comuni  sono quelle di soia gialla e verde, che si trova anche tostata, può essere o meno sgrassata e raffinata. E’ possibile, però, acquistare anche  la farina grezza, che viene sottoposta a un numero minimo di passaggi durante la sua produzione.

Essendo priva di glutine in caso di impasti lievitati è necessario mescolarla ad altri ingredienti perché la lievitazione possa avvenire correttamente.

Può essere usata per preparare prodotti lievitati e non sia dolci che salati, per aumentare la percentuale proteica negli impasti, nella preparazione di creme ai legumi, per arricchire il seitan realizzato con il germe di grano.

Tra le farine attenute dai frutti ricordo:

  • Farina di Castagne

Un tempo molto utilizzata, rappresentava l’unica fonte di sostentamento a disposizione delle famiglie povere soprattutto nelle zone montane del nostro paese, un ingrediente essenziale per sostituire i cereali in queste zone isolate, in quanto molto nutriente e di facile reperibilità.

La farina di castagne, ottenuta dalla macinatura delle castagne essiccate è ricca di proteine, fibre e vitamine e ha un sapore più dolce delle altre. Non contiene glutine.

Viene ancora utilizzata per la preparazione di dolci (castagnaccio, frittelle, necci, biscotti) oppure insieme ad altre farine per la preparazione di fettuccine, ravioli o gnocchi e per rendere soffice l’impasto dei pancakes o arricchire di sapore creme e vellutate.

  • Farina di Mandorle

La farina di mandorle è una preparazione alimentare realizzata triturando le mandorle mature non tostate, alle quali è stato rimosso lo strato esterno che ricopre il frutto (mandorle pelate).

La farina di mandorle è un alimento molto calorico, ad alto contenuto di proteine vegetali, di fibra e di grassi molti dei quali acidi grassi essenziali Omega-3 e Omega-6,  contiene abbondante Vit. E, Magnesio e Manganese e un contenuto di carboidrati molto ridotto rispetto ad altre farine.

Ha un sapore dolce e delicato e viene molto utilizzata per la preparazione di dolci, prodotti da forno, biscotti e creme. Può essere un’alternativa alla farina 00, per la preparazione dei dolci senza glutine. Facilmente realizzabile anche a casa con un mixer potente partendo dalle mandorle pelate.

  • Farina di Nocciole

Come la farina di mandorle, anche questa è una farina senza glutine molto energetica e ricca di fibre e sali minerali, acidi grassi e vit. E. e fitosteroli, molecole ad azione antiossidante.

La farina è molto aromatica, ha un sapore dolce e può essere utilizzata per la preparazione di dessert, torte, dolci al cucchiaio, pane, pasta frolla, biscotti, crostate, ma anche creme.

E le farine che derivano da pseudocereali

  • Farina di Grano Saraceno

È una delle farine riscoperte negli ultimi anni,  anche se come abbiamo già visto il  grano saraceno non appartiene alla grande famiglia dei cereali, ma ne possiede alcune caratteristiche.

Non contiene glutine ed quindi adatta ai celiaci sia  per realizzare prodotti come pane che pasta, crepes e altre ricette salate.

Le proteine sono superiori rispetto al frumento, fino al 18% , è ricca di amminoacidi essenziali, la fibra è molto scarsa.

Ha un sapore gradevole e una consistenza  simile a quella d’orzo. Viene molto usata in Valtellina, per preparare la polenta taragna e i pizzoccheri.

  • Farina di Amaranto

Come il grano saraceno e la Quinoa, l’amaranto è uno pseudocereale e non contiene glutine ed è sempre stato tra gli alimenti base delle antiche popolazioni degli altopiani dell’America centrale e meridionale.

La farina si estrae dai semi essiccati e macinati, è sempre integrale, in quanto i semi vengono macinati interi. Ricca di fibre e di proteine, contiene molti aminoacidi, una buona quantità di ferro, calcio, fosforo e magnesio, vitamine del gruppo B e C e per queste sue proprietà è consigliata anche nel caso di dieta vegana o vegetariana.

Non è adatta alla produzione di alimenti lievitati e per la panificazione va aggiunta una miscela di altre farine derivate da cereali, va invece bene per prodotti non lievitati quali  piadine e pani tipo il chapati (pane indiano).

  • Farina di Quinoa

La farina di quinoa, pianta tipica delle regioni andine che non possiede involucri esterni, deriva dalla macinazione dei semi essiccati di circa 200 varietà commestibili, quindi anche in questo caso, non esiste farina integrale ma solo farina da quinoa macinata.

Secondo l’OMS per le sue caratteristiche nutrizionali può essere considerata un alimento completo in quanto la farina, ricca di amido e molto proteica, contiene tutti gli amminoacidi essenziali e non contiene glutine, è più ricca di lipidi rispetto alle graminacee e ha una buona quantità di Sali minerali e vitamine.

La quinoa può essere utilizzata in cucina anche sotto forma di farina per realizzare prodotti da forno, ma ha una scarsa tendenza alla lievitazione quindi è più indicata in ricette di pasticceria o per realizzare biscotti che per fare il pane che può essere fatta miscelandola con altre tipologie di farina.