2020 Dicembre

Ecco alcuni approfondimenti su tematiche collegate alla mia attività professionale.

Mi capita spesso quando faccio la fatidica domanda “Quanta acqua beve in una giornata? ” che i miei pazienti rispondano o che non lo sanno o che non arrivano a berne neanche un litro perché non sentono la sete e quindi senza questo stimolo non si ricordano di bere.

Non dobbiamo dimenticarci che il nostro organismo è costituito in gran parte da acqua e che questo prezioso elemento è fondamentale in tantissimi processi. Ma quanto bisogna bere? Cosa significa “bevo tanta o poca acqua”?

Il fabbisogno giornaliero medio è di circa 1,5-2 litri, quantità che varia a seconda:

  • Dell’attività fisica (un atleta può bere anche 4 litri di acqua quando si allena)
  • Della temperatura e dell’umidità ambientale
  • Dell’età (a volte per un anziano bere un litro può essere un’impresa)
  • Stato di salute, presenza di patologie, febbre
  • Dell’abitudine.

Esistono meccanismi di regolazione per eliminare l’acqua in eccesso attraverso le feci e le urine, la sudorazione, il vapore acqueo della respirazione. Risulta quindi difficile quantificare il consiglio su quanta acqua bere se si considera la percezione personale, perché ognuno di noi definisce il proprio bisogno giornaliero ma non sempre questo coincide con il reale fabbisogno.

Bere acqua favorisce i processi digestivi, permette di regolare la temperatura corporea, integrare i sali minerali, rende possibile il trasporto di nutrienti alle cellule e promuove la rimozione delle scorie prodotte depurando l’organismo.

L’acqua è quindi fondamentale per il nostro organismo ed è importante mantenere costante la quantità di acqua pareggiando le entrate e le uscite ma in questo periodo stando  più tempo a casa è possibile avvertire meno il senso di sete e il bisogno di bere ma è comunque necessario berne almeno 1,5-2 litri durante tutto l’arco della giornata perché l’acqua è il modo più sano per mantenere la giusta idratazione: non contiene calorie ed è ricca di sali minerali. Ecco qualche consiglio:

  1. Previeni la sete: bevi durante tutta la giornata “anticipando” il senso di sete.
  2. Comincia bene subito la mattina, prima di fare colazione bevi due bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente.
  3. Acqua sempre con te: tieni una borraccia o una bottiglietta a portata di mano: sul comodino, alla scrivania, nello zaino.
  4. Quando inizi ad avere sete potresti già essere disidratato.
  5. Acqua e sport: prima, durante e dopo l’attività fisica, anche se ti alleni in piscina.
  6. Dagli più gusto: aggiungi del succo di pompelmo, lime, arancia o limone o delle foglie di menta oppure bevila sotto forma di tisane e infusi, caldi o freddi.
  7. Passati di verdure al naturale, brodi vegetali, verdure crude da sgranocchiare possono contribuire a  farci raggiungere il nostro obiettivo giornaliero.
  8. Si a una spremuta di agrumi, una centrifuga… ma non aggiungiamo lo zucchero e evitiamo i succhi di frutta industriali, il thè freddo confezionato e le bibite gassate…
  9. Occhio anche agli alcolici e al caffè, cerchiamo di non abusarne…
  10. Se stai bevendo poco ci sono alcuni segnali per capirlo: la pelle risulta più secca e il colore delle urine sarà giallo intenso.


Eh già… Oramai siamo abituati a trovare tutto l’anno ogni tipo di frutta e verdura, mentre in realtà per molti prodotti esiste una stagionalità, un periodo nel quale crescono e maturano spontaneamente e questo non è casuale . Ma quali sono i vantaggi nell’acquistare prodotti di stagione?

  1. Risparmio: il prezzo dei prodotti non stagionali è sempre più alto poiché al costo originario va aggiunto il costo della produzione in serra o del trasporto, anche da molto lontano.
  2. Avere sulla nostra tavola prodotti maturati nel giusto periodo e di conseguenza un’alimentazione che varia di mese in mese.
  3. Sfruttare in estate quando fa molto caldo le proprietà di cetrioli, cocomero, pomodori e albicocche ricchi di acqua vitamine e sali minerali, e durante l’inverno sfruttare quelli che aiutano le difese immunitarie, ricchi di vitamina C come gli agrumi o ricchi di antiossidanti e fibra come cavoli, broccoli, cime di rapa.
  4. I prodotti di stagione non vengono normalmente coltivati in serra non maturano sulle navi e non vengono conservati per lunghi periodi in celle frigorifere quindi mantengono meglio le loro caratteristiche naturali.
  5. Mangiare prodotti più sani e saporiti, con un gusto migliore perché maturati direttamente sulla pianta e alle loro condizioni ideali di temperatura.
  6. Tagliare i costi ambientali del riscaldamento artificiale delle serre: le fragole possiamo aspettare di mangiarle a maggio.
  7. Incrementare l’economia locale e ridurre le fasi di stoccaggio scegliendo prodotti ‘a chilometro zero’ dove frutta e verdura compiranno un viaggio di pochissimi km.
  8. Ridurre l’inquinamento del trasporto navale e aereo solo per avere le ciliegie a Natale.
  9. Leggendo con attenzione le targhette esposte al supermercato o dal fruttivendolo possiamo associare alla stagionalità la provenienza geografica di frutta e verdura.
  10. E se proprio non ne possiamo fare a meno compriamo dall’estero solo la frutta esotica, che da noi non cresce, e quindi non ci sono alternative.

Per scegliere bene ci viene in aiuto il Calendario di Frutta e Ortaggi di stagione della Toscana